Il valore cut-off al di sotto del quale è consigliabile procedere al dosaggio quantitativo della AAT è di circa 100 mg/dL, e in caso di valori patologici bisogna procedere al test genetico tramite tampone buccale (si può inviare gratuitamente al Centro di Pavia tramite kit apposito).
Bisogna considerare che è sempre opportuno procedere al concomitante dosaggio della PCR per escludere temporanei incrementi della AAT nel corso di episodi infiammatori, che possono celare il deficit della proteina. Pertanto, essendo la AAT una proteina di fase acuta, si può ritenere attendibile il suo livello sierico soltanto con un valore di PCR negativo.
Inoltre, bisogna tener conto del fatto che l’uso di metodiche diverse (nefelometriche e/o turbidimetriche) per dosare la AAT può aumentare la incidenza di valori falsamente negativi (sovrastima), per cui è sempre necessario determinare corretti intervalli di riferimento col metodo usato nella popolazione di riferimento.