La spettrometria di massa (MS) è in grado di rilevare proteine monoclonali derivate dal mieloma multiplo nel sangue periferico (PB) con elevata sensibilità, fungendo potenzialmente da test PB per la malattia residua misurabile (MRD). Questa nuova metodologia di studio può aiutare nel superare gli ostacoli legati al campionamento del midollo su cui si basa lo studio attuale di NGS (sequenziamento di nuova generazione) e MFC (citometria a flusso multiparametrica su sangue midollare). Questo studio – Mass spectrometry-based assessment of M protein in peripheral blood during maintenance therapy in multiple myeloma – ha valutato il significato della negatività della MRD di PB MS durante la terapia post-trapianto in pazienti con mieloma multiplo di nuova diagnosi. I campioni di siero di 138 pazienti trattati nello studio ATLAS di fase 3 sul mantenimento post-trapianto con carfilzomib, lenalidomide e desametasone o con la sola lenalidomide sono stati analizzati utilizzando la metodologia EXENT MS, una metodica di spettrometria di massa top-down su frammenti interi.
Il primo dato di estrema importanza è rappresentato dalla dimostrazione della fattibilità della misurazione della MRD mediante MS nel PB in ambito post-trapianto, nonostante l’indisponibilità di campioni di calibrazione pretrattamento. È stato inoltre riscontrato un elevato accordo tra la MRD mediante MS nel PB e i risultati della MRD del midollo osseo appaiato (BM) alla soglia 10-5, valutati mediante NGS o MFC (70% e 67%, rispettivamente).
La concordanza tra PB MS ed entrambi i metodi BM MRD era più bassa subito dopo il trapianto e aumentava con il tempo, e la negatività per la SM era associata a miglioramento della sopravvivenza libera da progressione (PFS significatività statistica raggiunta dopo 18 cicli dopo il trapianto).
La negatività combinata della MRD PB/BM mediante MFC o NGS è stata associata a una PFS superiore rispetto alla negatività della MRD mediante una sola modalità. La negatività prolungata della SM ha comportato prestazioni prognostiche simili alla negatività sostenuta della MRD del BM alla soglia 10-5 (la soglia di 10-6 mantiene ad oggi nello studio midollare la più alta significatività statistica).
Nel complesso, la valutazione della SM post-trapianto è risultata fattibile e ha fornito ulteriori informazioni prognostiche sulla negatività della MRD del midollo osseo. Sono necessari ulteriori studi per confermare il ruolo e il timing ottimale della SM negli algoritmi di valutazione della malattia. Ad oggi lo studio midollare e su sangue periferico sono complementari e non esclusivi.oste che possono essere di utilità per chi lavora quotidianamente in laboratorio e si trova a far fronte a problemi di ordine pratico.
Bibliografia